Poggio di Sotto – rosso di Montalcino 2021 – 0,75

Note di degustazione

Di grande corpo ed eleganza con un sorso caratterizzato da un gusto fruttato/speziato da cui emerge una vena sapida, molto piacevole. Una garanzia

Curiosità

Le viti di questa varietà vengono allevate con il cordone speronato all’interno di vigneti posti a un’altezza ricompresa fra i 200 e i 450 metri sul livello del mare, caratterizzati da un sottosuolo ricco di scheletro. Le uve fermentano spontaneamente in tini di legno, macerando lungamente con rimontaggi all’aria senza filtrazioni. Poi segue l’importante fase di invecchiamento, in cui il vino riposa per 24 mesi in botti di rovere di Slavonia, e poi, dopo l’imbottigliamento, per altri 6 mesi direttamente in vetro.

Azienda

Poggio di Sotto è una delle realtà viticole di spicco del territorio di Montalcino, nobile areale toscano interpretato con mirabile maestria dalla tenuta. La cantina è stata fondata nel 1989 da Piero Palmucci, grande appassionato di vini, in località Castelnuovo dell’Abate, ai piedi del Monte Amiata, sul versante sud-est della collina di Montalcino. Oggi la tenuta è guidata da Claudio Tipa e Maria Iris Tipa Bertarelli, imprenditori di Colle Massari, realtà produttiva che, oltre a Poggio di Sotto, riunisce altre 3 importanti cantine della Toscana: Grattamacco, San Giorgio e Castello Colle Massari.

La Fattoria Poggio di Sotto conta 48 ettari di terreni di proprietà, di cui 20 dedicati ai vigneti, 19 a oliveti e la restante parte a boschi. Le piante, allevate seguendo i principi dell’agricoltura biologica, sono collocate su ripidi versanti collinari esposti a sud, a un’altitudine compresa tra i 200 e i 400 metri sul livello del mare. Il Sangiovese Grosso, sovrano indiscusso del territorio di Montalcino, rappresenta l’unica varietà coltivata dalla tenuta, che beneficia della presenza di brezze marine provenienti dal Mar Tirreno da un lato e della protezione del Monte Amiata dall’altro. Il clima si caratterizza per le importanti escursioni termiche tra il giorno e la notte anche in estate mentre i suoli risultano particolarmente ricchi di scheletro, con presenza di galestro e argilliti nella porzione basale e argilla e conglomerati verso la sommità della collina.